È ufficiale: MTV chiude i suoi canali musicali in gran parte d’Europa. Una notizia che sa di nostalgia per chi è cresciuto con i videoclip in TV, quando bastava accendere il canale giusto per scoprire nuove tendenze musicali, artisti emergenti e suoni che avrebbero fatto la storia.
La notizia, riportata da Wired Italia e confermata dalla BBC, segna un momento storico: la fine di un modello culturale che per decenni ha unito generazioni davanti allo schermo.
La trasformazione di MTV
Nata nel 1984 con il leggendario slogan “I want my MTV”, la Music Television ha cambiato il modo di vivere la musica. Negli anni ’90 e 2000 MTV era il cuore pulsante della cultura pop: dai Video Music Awards agli Unplugged, dai reality come The Osbournes alle trasmissioni che hanno lanciato star internazionali.
Con l’avvento del web e dello streaming, però, la rivoluzione digitale ha cambiato tutto. Gli artisti hanno iniziato a pubblicare i propri video su YouTube, mentre TikTok e Instagram hanno trasformato il concetto di “video musicale” in un contenuto breve, immediato e virale.
La chiusura dei canali europei
Il 31 dicembre 2025 si spegneranno in Regno Unito, Polonia, Ungheria e nei Paesi del Benelux i canali MTV Music, MTV 80s, MTV 90s, Club MTV e MTV Live.
A restare accesa sarà solo MTV “flagship”, la rete principale, ormai dedicata ai soli format di intrattenimento come Catfish, Teen Mom e Geordie Shore.
In Italia, per fortuna, una piccola luce continuerà a brillare: MTV Music (canali 132 e 704 di Sky e Now) rimarrà attivo anche nel 2026, portando avanti almeno una parte dell’eredità musicale del brand.
Il contesto industriale
La decisione arriva dopo la fusione tra Paramount Global e Skydance Media, che ha dato vita a un nuovo colosso dei media: Paramount Skydance.
Il gruppo sta razionalizzando i propri asset e concentrandosi sullo streaming tramite Paramount+, dove i contenuti a marchio MTV sono oggi inseriti tra le sezioni di intrattenimento.
Non è un caso che nel 2025 gli Europe Music Awards non siano stati organizzati per la prima volta in oltre trent’anni, e che i Video Music Awards siano stati spostati sulla rete americana CBS.
Un addio che pesa
Per molti, MTV non era solo un canale: era un simbolo di libertà e scoperta, un punto d’incontro tra generazioni, mode e linguaggi.
Chiunque sia stato adolescente tra gli anni ’80 e 2000 ha almeno un ricordo legato a MTV: un video che lo ha segnato, un concerto trasmesso in diretta, una notte passata davanti allo schermo aspettando la premiere del nuovo singolo.
Oggi tutto è a portata di clic, ma manca quell’attesa, quella condivisione collettiva che rendeva la musica un rito.
Il futuro della musica visiva
La chiusura dei canali musicali non è la fine della musica in TV, ma la conferma di una transizione definitiva verso il digitale.
Oggi il pubblico scopre nuove canzoni su TikTok o nei Reels, e le piattaforme streaming spingono sempre più verso la personalizzazione totale.
Eppure, dietro il tramonto di MTV c’è la consapevolezza che la musica non unisce più nello stesso modo di un tempo.
Forse è solo nostalgia, o forse stiamo davvero perdendo un frammento della magia che trasformava un semplice videoclip in un evento.
MTV ha cambiato la storia della musica e della televisione.
E anche se oggi la guardiamo da uno schermo diverso, dentro di noi c’è ancora una voce che urla:
“I want my MTV!”
