Nel panorama dei format digitali legati alla club culture, Let Him Cook Radio è una delle idee più fresche e divertenti: un progetto music & food nato a Marsiglia in cui i DJ mixano in una vera cucina mentre chef e amici preparano piatti ispirati al set. Unisce ritmo e sapore, rave e ricette, con una regia veloce e un’estetica “service time” che sembra uscita direttamente da TikTok—ma suona forte anche su YouTube e SoundCloud.
Il concept: “menu” sonori, piatti reali
L’idea è semplice e brillante: ogni episodio è costruito come un menu—antipasti, portate principali, dessert—ma in versione musicale. Nei video e nelle descrizioni delle puntate trovi playlist scomposte per “portate”, mentre ai fornelli qualcuno cucina davvero, spesso ballando tra piastre e padelle. L’effetto è una sinestesia tra texture sonore e consistenze dei piatti, con inquadrature strette su vinili, controller e ingredienti che saltano in padella.
Chi c’è dietro: Théo “SAY GONE” Ferrato
Il fondatore è Théo Ferrato, aka SAY GONE: chef-DJ, volto e motore del format, che invita artisti da tutto il mondo a “servire” set live in mezzo al caos organizzato di un servizio di cucina. Sui social è presentato esplicitamente come founder del progetto.
Generi e roster: dal neo-rave all’hard groove, fino al disco brasil
Il catalogo è volutamente ibrido: hard dance, techno, house, neo-rave, trance, donk/UK bounce, hardstyle, bass/electro, ma non mancano soul, disco e contaminazioni globali. Tra le puntate recenti compaiono KOVA (Hard Bounce/Hard Groove/Trance), LOBSTA B (Donk/UK Bounce/Hard Dance), LENØRD VIKING (Neo Rave/Hard Techno), RAVERPIK (Hands Up/Happy Hardcore) e special di SAY GONE (Halloween, Lunar New Year). Nelle prime ondate sono passati anche MEZZER, ELM, KANDELISSA, con format “ricetta + set” particolarmente curati.
La grammatica del “menu”: tracklist a portate
Un tratto distintivo è la tracklist presentata come un vero menu: starters, main courses, desserts. Esempio: nel set di Théo Voyer sono elencati oltre 20 brani suddivisi per portate—dai “numeri forti” techno alle chicche da “dessert”. È una cura editoriale che rende skimmabile e condivisibile ogni episodio.
Guest di richiamo e momento pop
Accanto agli emergenti, spuntano anche nomi mainstream in chiave speciale—come JAX JONES presents Y2J, a testimoniare la risonanza pop del format oltre la cerchia degli addetti ai lavori. L’ecosistema social (Reel, Shorts) ha accelerato la scoperta, posizionando Let Him Cook Radio nel feed dei ravers globali.
Dove ascoltare/vedere
YouTube (canale ufficiale: “LET HIM COOK”): episodi completi, highlight, “real talks”, format special.
SoundCloud: versioni streaming dei set, archivio con date e generi.
Instagram / TikTok: clip verticali dal forte impatto, focus su energia di cucina e drop dei brani.
Perché piace (anche) ai clubber italiani
Idea chiara e replicabile: DJ booth = kitchen pass
Regia dinamica che rende i set “snackable” ma completi
Linguaggio universale (cibo + beat) che supera barriere linguistiche
Generi duri e veloci oggi virali tra Gen Z e TikTok sound system
Estetica DIY credibile: real kitchen, real service, real sweat. (E sì, la cucina è a Marsiglia, ma il pubblico è globale)
Info utili
Base: Marsiglia, Francia
Founder/host: Théo “SAY GONE” Ferrato
Contatti: booking@lethimcookradio.com

